Nell'ormai lontano 1998, dopo il rivoluzionario Super Mario 64, un altro platform stava per spodestare l’idraulico baffuto dal suo trono. Un videogioco che migliora e perfeziona la magica formula proposta per la prima volta da Nintendo.
Parliamo di Banjo Kazooie, un titolo nato dalla collaborazione tra la Grande “N” e Rare, collaborazione portata avanti dai tempi della console Nintendo Entertainment System.
La storia in breve
Un giovane e avvenente orso di nome Banjo sta sfidando a carte l’amico Kazooie (appartenente a una specie di volatili denominata Breegull) e la talpa Bootle.
Nel frattempo Tootie, la sua giovane sorellina, è intenta a raccogliere fiori nel giardino e purtroppo non può accorgersi che una strega brutta e malvagia la sta osservando attraverso un calderone magico.
L’obiettivo della perfida Gruntilda è quello di recuperare la giovinezza perduta e per farlo le occorre una bella ragazza; senza perdere ulteriore tempo prezioso, la strega inforca la scopa e si precipita proprio verso l’inconsapevole Tootie.
Improvvisamente Banjo, sentendo delle urla provenire dal cortile, spalanca la porta e rimane impietrito vedendo la strega che rapisce e fugge con la povera sorella. Cercando di non perdersi d’animo il nostro eroe infila Kazooie nello zaino (porteremo il volatile proprio sulle nostre spalle!) e senza esitare parte alla volta della torre maledetta.